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Gazzetta Ufficiale

Escort e Ruby, altri guai per Berlusconi

Il pg sul caso della marocchina a Milano: l’ex premier sapeva che era minorenne. E chiede conferma condanna a 7 anni. A Bari chiesto il processo per induzione a mentire

 Giornata da dimenticare per Silvio Berlu-
 sconi. A Milano il sostituto procuratore ge-
 nerale di Milano Piero De Petris ha chiesto
 la conferma dei 7 anni di carcere per Silvio
 Berlusconi imputato nel processo in appel-
 lo sul caso Ruby. A Bari, invece, la Procura
 ha chiesto il rinvio a giudizio per induzione
 a mentire nell’ambito delcaso delle escrort.

Il sostituto procuratore generale di Milano Piero De Petris, quindi, ha chiesto la conferma dei 7 anni di carcere come da sentenza di primo grado in cui il leader di Forza Italia è stato riconosciuto colpevole di concussione e prostituzione minorile. Nel chiedere la conferma della pena, il pg ha spiegato che non c’è «ragione alcuna» per concedere all’ex premier le attenuanti generiche, sia «per i fatti di reato contestati, sia per il complessivo comportamento tenuto dall’imputato», sia per il precedente penale della condanna per il caso Mediaset. Secondo il sostituto pg, la «severità» della pena inflitta in primo grado «è innegabile», ma è corretta. «La severità del trattamento sanzionatorio - ha chiarito De Petris - è innegabile, per parte mia però faccio rilevare che la sentenza di primo grado ha dato conto delle complessive ragioni riguardo al fatto che il trattamento sanzionatorio non si poteva attestare sul minimo edittale della pena».

Secondo il pg, inoltre, Berlusconi era «consapevole della minore età» di Ruby. De Petris ha ricordato quindi che nelle intercettazioni la giovane marocchina parla della sua vicenda giudiziaria e dice «io ho sempre negato il fatto che Silvio sappia che io sia minorenne», e l’anagrafe assume una rilevanza se legata «alla sua attività di prostituzione» perché la sua età non farebbe differenza se «si parlava di prendere un tè alle cinque». E ancora: «Emilio Fede conduce questa ragazza alla serata di Arcore sapendo cosa si fa e certamente non ha taciuto la situazione di minore età della ragazza», quindi «a completamento di tutti gli altri elementi» ciò che emerge è la «piena consapevolezza del presidente del consiglio» della minore età della ragazza. Non è un caso, ha continuato l'accusa, che «rivolgendosi alla questura dice di affidarla» alla consigliera regionale Nicole Minetti marcando una «certa conoscenza della minore età» di Ruby da parte di Berlusconi.
Può rivestire «un interesse mediatico» ma «a mio parere» ha un rilievo processuale «uguale a zero sentire testi come Clooney o Ronaldo» ha quindi sottolineato nella sua requisitoria del pg.

Ma non c’è solo Milano. Come detto, infatti, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi, accusandolo di induzione a mentire usando come tramite di Valter Lavitola: l’ex premier, secondo l’accusa, avrebbe pagato l’imprenditore Gianpaolo Tarantini perché mentisse sulle escort portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009. L’udienza preliminare inizierà il 14 novembre dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosanna Depalo.

11-07-2014

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