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Agire

Il premier: «Violenta lotta alla burocrazia»

Intervento di Renzi al Salone del Mobile di Milano. Sulle nomine delle aziende pubbliche: «Aspetto il rientro del ministro Padoan e lunedì presenteremo i nomi»

 È arrivato il momento di una «violenta lotta
 alla burocrazia. E parlando di violenta lotta
 alla burocrazia  i politici devono cominciare
 da loro stessi». Così il premier Matteo Renzi,
 intervenuto al Salone del Mobile di Milano.
 Sulle nomine delle aziende pubbliche: «Aspet-
 to il rientro del ministro Padoan da Washing-
 ton e lunedì il governo presenterà nomi».

Vi porto un «messaggio gratitudine a nome del governo» perché qui «vedo un’Italia che è un’Italia viva», ha detto il presidente del Consiglio parlando davanti all’Auditorium degli espositori del Salone del Mobile alla fiera di Rho. «Questa non è una passerella, qui ci sono le storie dell’Italia, ma uno spazio per il futuro. Non siamo qui a raccontare un glorioso passato di successi, siamo qui a immaginare un pezzo di futuro», ha affermato ancora il premier. Renzi ha quindi sottolineato: «Io non interpreto il mio ruolo come uno che sta qui a scaldare la sedia, io sono qui per cambiare». In Italia deve prevalere un’idea della «politica come servizio e non come occupazione di poltrone: se si riesce bene, sennò si va a casa». Il presidente del Consiglio ha ricordato le riforme istituzionali del governo che stanno tagliando «i costi e i posti» della politica.

Escludendo poi una manovra bis, il presidente del Consiglio aggiunge anche: «Per la prima volta si restituisce invece che prendere, per la prima volta facciamo una manovra che taglia e restituisce i soldi. In molti non sono abituati ma è bene che se ne facciano una ragione perché per i prossimi anni sarà così». Ma non molla sul taglio degli stipendi dei manager pubblici: l’aumento delle loro retribuzioni in questi anni, dice, «è inaccettabile». «Loro cercheranno di farcela pagare - ha aggiunto -. Su questa vicenda andiamo avanti fino alla fine».

Renzi ha affermato anche che in un «momento particolare del Paese, vedendo persone e storie come le vostre» e nonostante il «disagio del mercato interno» la «passione che mettete, vedo un'Italia che è un'Italia viva, che sta dimostrando che ce la dobbiamo e possiamo fare. Questa - ha continuato - non è passerella ma un tributo, gratitudine». «In voi vedo una Italia viva più di prima, non certo una Italia raggrinzita, che dimostra non solo che ce la possiamo fare, ma che ce la dobbiamo fare», ha detto ancora Renzi.

11-04-2014


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