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«Grillo lasci stare Enrico Letta, è perbene»

Il capo politico del Movimento 5 Stelle ospite di Mentana a Bersaglio Mobile aveva detto: «Letta tramò contro Bersani». Smentita dell'ex segretario e dell'ex premier

 Beppe Grillo apre ufficialmente la campagna
 elettorale per le europee. E ospite di Enrico
 Mentana a “Bersaglio Mobile”, il capo politico
 del Movimento 5 Stelle sottolinea che «in Eu-
 ropa hanno preso Renzi per il culo. Sono i tg
 che devono essere processati...». Quindi rive-
 la: «L’ex premier Letta tramò contro Bersa-
 ni». E piovono le smentite.

Dal capo politico M5S, quindi, un capitolo sulle consultazioni di Pier Luigi Bersani col Movimento stesso: «Le hanno fatte per mandarlo al macello e ho le prove. L’ambasciatore inglese invitò me e Casaleggio a pranzo. C’eravamo io, lui e poi ci ha detto che Letta era al piano di sopra. Questo succedeva un mese prima di Gargamella. Vuol dire che i giochi erano già fatti».
In serata però sia dall’Ambasciata inglese a Roma che dallo stesso Letta arriva la smentita. Sabato tocca a Bersani su twitter: «Grillo lasci stare Enrico Letta e stia tranquillo. Le persone perbene so riconoscerle».

«Cari signori, una parte di questo debito è immorale. Facciamo quel che ha fatto la Germania nel 1953 che ha pagato la metà dei debiti di guerra e poi con l'unificazione con Kohl ha pagato pochissimo. Strappiamo il fiscal compact», aveva poi detto Grillo in tema economico. Quindi sull’Expo 2015 affermava che «è un caso che dopo due giorni che entriamo nell’Expo partono gli arresti. Ora la magistratura si sente spalleggiata da una forza politica. Tutte le 10 aziende che sono nell’Expo sono indagate, con le cooperative che prendono l’appalto con il 30% in meno e poi fanno una variazione e recuperano il 30%. Ecco dove va il debito».

Grillo parlava poi del «pupazzo» Renzi: «Io l’ho conosciuto Renzi. Sono andato lì non per non farlo parlare ma per conoscerlo. Un attimo prima» dell’incontro «con lo sguardo basso mi dice: “Non voglio nulla ma voglio che mi ascolti per quello che voglio dire”. Io rappresentavo 9 milioni di persone, lui non rappresentava nessuno. Mi diceva: “Stai lì non dire nulla, fammi dire il programma”. Allora io non ho voluto stare lì in forma passiva a vedere il programma di questo bambinone». «Se il Pd ha espresso come risposta questo qui, voglio capire che domanda si sono fatti. Uno che resuscita un morto come Berlusconi e fa una legge elettorale con il morto e con Verdini, un massone. In tre si mettono in una stanza è fanno la legge elettorale. E poi siamo noi i non democratici».

Non è mancata una battuta sul presidente della Repubblica Napolitano: «Si è raddoppiato la carriera. Lui è il responsabile dello sfracello politico e dei partiti, delle larghe intese. L’impeachment non l’hanno neanche letto. È durato 20 minuti. Continueremo su quella linea perchè lui ha distrutto le intercettazioni. Quando c’è stato il movimento M5S che ha fatto il 25% ha detto che non c’è stato nessun boom». Infine la crisi in Ucraina: «Un governo è stato cacciato dalla piazza. Vorrei capire perchè un governo che vince le elezioni viene mandato a casa. Chi c’è nella piazza? Chi sparava sulla folla in piazza a Kiev non erano i russi. Lì ci sono forze statunitensi - aggiunge -. È una situazione complessa». E sulla Crimea: «C’è stato un referendum» sull'indipendenza «con 150 ispettori dell’Onu che hanno visionato. Vi ha partecipato l’85% degli aventi diritto ed il 95% ha detto sì. Io lo rispetto».

22-03-2014

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