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La cura: cento giorni per cambiare il Paese

Il premier Matteo Renzi ha presentato la sua “cura choc” per la ripartenza economica del Paese. «Nel semestre Ue avremo un'Italia più leggera e capace di riformare»

 
«Cento giorni di lotta per cambiare l’Italia».
 Questo l’annuncio del presidente del Consi-
 glio Matteo Renzi, che al termine di un Consi-
 glio dei ministri che si è protratto più delle at-
 tese, ha presentato la sua “cura choc” per la
 ripartenza economica del Paese. E sottolinea:
 «Nel semestre Ue avremo un'Italia più legge-
 ra e capace di riformare».

Il premier ha parlato con alle spalle le slide con le misure attuate. «Noi pensiamo che sia fondamentale non solo lavorare per cambiare l’Europa, ma partire dal cambiare l’Italia e perché questo accada bisogna battagliare contro chi dice “si è sempre fatto così”. Saranno cento giorni di lotta molto dura per cambiare pubblica amministrazione, fisco e giustizia. E il prossimo semestre - spiega il premier - l’Italia guiderà l’Europa e pensiamo che sia assolutamente fondamentale non solo lavorare per cambiare l’Europa ma partire dal cambiare noi stessi. Confermiamo per l’ennesima volta poi che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia, provvedimenti che non fanno parte, non fanno parte, del pacchetto di oggi».

Nello specifico, tra le misure più attese, Renzi ha promesso sgravi fiscali che dovrebbero portare mille euro netti in più all’anno a chi guadagna meno di 1.500 euro al mese, una platea che riguarda, secondo le stime del governo, circa 10 milioni di italiani. Il provvedimento, che dovrebbe avere effetto dal 1° maggio, è rivolto a persone che hanno contratti da lavoro dipendente o parasubordinato e avrà un costo di circa 10 miliardi di euro. La copertura di questa somma arriverà «dal risparmio di spesa», da altre manovre di bilancio e, ha assicurato il premier, «senza aumento di tassazione». «Sarà lo Stato - ha precisato - a stringere un po’ la cinghia». Il dettaglio dei numeri sarà nel Def che sarà presentato nei prossimi giorni, ma già il premier ha cercato di dare un’idea delle possibili fonti di raccolta della somma necessaria precisando che circa 7 miliardi arriveranno direttamente dalla spending review.

Tra i provvedimenti di carattere economico, poi, Renzi ha anche citato: «Dal 26 marzo al 16 aprile le auto blu andranno all’asta come abbiamo fatto a Firenze. Sono oltre 1500. Dal 26 marzo "venghino signori, venghino" andranno all’asta». Il premier ha quindi garantito lo sblocco «immediato e totale» dei debiti della pubblica amministrazione: «22 miliardi già pagati e 68 miliardi che pagheremo entro luglio». Un’altra misura a favore delle piccole e medie imprese è uno stanziamento di 500 milioni di euro in più per il fondo di garanzia per la lotta al credit crunch, «vero o presunto che sia e che ha già garantito 10 miliardi di accesso al credito».

Per le PMI, poi, «dal 1° maggio faremo un'operazione sull' Irap che si finanzierà con l'aumento della tassazione sulle rendite dal 20 al 26% (2,6 miliardi). L'Irap si ridurrà del 10%». Ma anche un abbassamento del «costo dell'energia del 10% attraverso una rimodulazione del paniere della bolletta energetica».

12-03-2014

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