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«Severo monito Ue, ora pensare alla crescita»

A dirlo è il ministro dell’Economia Padoan: Bruxelles «mette in evidenza i problemi strutturali ma ci incita anche a far ripartire l’economia e quindi l’occupazione»

 Da Bruxelles è arrivato «un monito severo
 ma vanno nella direzione che abbiamo deci-
 so. Mette in evidenza i nostri problemi strut-
 turali ma ci incita anche a far ripartire l'eco-
 nomia e quindi l'occupazione». Così il mini-
 stro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ai mi-
 crofoni del Gr1 Rai, riferendosi all’avverti-
 mento della Commissione europea.

La Commissione europea, nella giornata di mercoledì, aveva messo in evidenza che «l’Italia ha squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono uno speciale monitoraggio da parte della Ue che farà rapporto all'Eurogruppo sulle riforme italiane e a giugno deciderà ulteriori passi». Tra gli squilibri indicati: debito alto, scarsa competitività, aggiustamento strutturale insufficiente. E il giorno dopo il responsabile del tesoro - che presenterà lunedì all’Eurogruppo le priorità economiche del nuovo Governo - ha poi rimarcato il fatto che l’avvertimento di Bruxelles «mette in evidenza problemi strutturali che conosciamo da tempo, ci incita a far ripartire la crescita, quindi l'occupazione, ed in questo modo a correggere gli squilibri. Non nego che è più o meno quello che dicevo quando ero all’Ocse».

Padoan ha quindi aggiunto che l’esecutivo «ha una strategia ambiziosa di crescita, riforme e risanamento della finanza pubblica in un arco di tempo di medio termine, ci accingiamo a vararla e poi ad implementarla». «Il mal comune non è mezzo gaudio, dobbiamo tutti avviare politiche che rilancino crescita ed occupazione» in modo che in vista del semestre di presidenza Ue «possiamo auspicabilmente rilanciare la crescita in tutto il continente, non solo da noi», ha infine detto il ministro dell’Economia parlando del fatto che anche Francia e Germania non sono uscite del tutto indenni dal Rapporto Ue.

06-03-2014

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