Basilicata, vince Pittella. Astensione record
Il centrosinistra vince con il 60% (Pd al 25%), centrodestra solo al 12%. M5S cala al 13% (-10% rispetto a febbraio). Ha votato solo il 47,6% degli aventi diritto
Marcello Pittella (Pd) è il nuovo presidente della regione Basilicata. L’elezione è diventa- ta definitiva nella notte tra lunedì e martedì, anche se il vantaggio del democrat sui diret- ti concorrenti era ben chiaro sin dai primi da- ti provenienti dallo spoglio delle urne. Nel quartier generale del neopresidente a Poten- za grande festa quindi per una vittoria netta.
Il centrosinistra ha vinto sfiorando il 60 per cento dei consensi. Il Pd è il primo partito, con quasi il 25 per cento dei voti, ma in calo rispetto al 25% delle precedenti elezioni regionali. La coalizione di centrosinistra si conferma lo schieramento più solido e longevo della Basilicata dove le elezioni regionali hanno però fatto registrare un'affluenza ai seggi molto bassa: hanno votato solo il 47,6 per cento degli aventi diritto, rispetto al 62,8 delle passate elezioni regionali.
Secondo col 19,38% dei consensi il candidato del centrodestra (che ha schierato per l’ultima volta il suo simbolo PDl) Salvatore Tito Di Maggio. Mentre ha ottenuto il 13,19% il candidato del M5S Piernicola Pedicini. Per i 5 Stelle si registra quindi una perdita di oltre dieci punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del febbraio scorso: allora ottenne alla Camera il 24,3 per cento dei voti.
Fra gli altri candidati presidenti e raggruppamenti, è da notare la percentuale, superiore al 5 per cento ottenuta da Maria Murante, leader dello schieramento costituito da Sel e Rifondazione comunista (che nel 2010 faceva parte della coalizione di centrosinistra).
In Basilicata si è votato per rinnovare il Consiglio regionale, che prevede da questa legislatura 20 consiglieri in luogo dei 30 precedenti, e per eleggere il nuovo presidente della Regione dopo le dimissioni del 24 aprile scorso di Vito de Filippo (Pd). «Provo gioia e amarezza: gioia per il risultato che va profilandosi, amarezza per il marcato astensionismo», è stato il primo commento di Pittella dopo la vittoria. A indebolire il centrosinistra non sono bastati né l’inchiesta sull’uso illecito di fondi da parte di amministratori e consiglieri che ha portato ad aprile scorso alle dimissioni del presidente della giunta e alla conseguente fine anticipata della legislatura, né le divisioni interne al Pd in occasione delle primarie per scegliere il candidato presidente: Pittella si è imposto a dispetto delle indicazioni dei maggiori esponenti del partito, dando una prima indiscutibile dimostrazione di forza. |