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Il cuore non basta: Brasile-Italia finisce 4-2

Il governo schiera i militari per proteggere la gara della Nazionale a Salvador. Discorso del presidente Rousseff in tv: «Dialogo con tutti, ma isoleremo i violenti»

 Niente da fare per l’Italia contro il Brasile.
 Allo stadio Mineirao di Belo Horizonte, la se-
 lezione sudamericana ha vinto 4-2 il terzo
 incontro della Confederations Cup e chiuso
 al primo posto il Girone A. Ed è arrivato an-
 che l’esercito a protezione delle due squa-
 dre, come voluto dalla presidente Dilma
 Rousseff.

Gli azzurri, già qualificati, passano in semifinale come secondi classificati. Con ogni probabilità sarà la Spagna il nostro prossimo avversario. Prandelli, vista la squalifica di De Rossi ed il forfait di Pirlo (infortunio), schiera una formazione più offensiva rispetto agli altri incontri, con Candreva e Diamanti alle spalle di Balotelli,  Marchisio trequartista a sinistra. Più indietro, Abate preferito a Maggio come terzino destro. Ma è proprio nel reparto difensivo che gli Azzurri mostrano tutti i propri limiti.
Dal 1' al 20', i brasiliani sembrano in giocabili, con Buffon e Chiellini chiamati a mettere qualche toppa agli inquietanti svariorni della difesa. In 30’, quindi, Prandelli cambia squadra (quasi): Giaccherini e Maggio entrano a sostituire gli infortunati Montolivo (sospetto trauma cranico) e Abate (contrasto con Neymar e lussazione alla spalla destra). Ma gli uomini di Scolari passano in vantaggio sugli sviluppi di una punizione: Dante (dal 34' al posto di David Luiz), in pieno recupero e in netto fuorigioco, ribadisce in rete dopo una gran parata di Buffon su colpo di testa di Fred.
Nel secondo tempo la musica cambia: l’Italia cambia modulo (Diamanti accanto a Balotelli) e ragiona di più e al 51', dopo un rinvio dal fondo ed un colpo di tacco ci Balotelli, arriva l’1-1 con il diagonale micidiale di Giaccherini. C’è voluta poi una prodezza di Neymar su una gran punizione, quattro minuti dopo (10’ s.t.), a riportare il Brasile in avanti, prima che arrivasse l’1-3 di Fred (21’ s.t.). Gli azzurri non mollano e i brasiliani sono costretti ad incassare il gol del 2-3 (Chiellini). L’Italia ha avuto due volte la palla del 3-3 con Balotelli e Maggio (traversa) e alla fine ha preso il 2-4, ancora di Fred, ma ha dimostrato di avere coraggio, carattere e gioco.
Ora il Brasile, che ha chiuso al primo posto il gruppo A, affronterà mercoledì 26 giugno la seconda del gruppo B (probabilmente l’Uruguay); l’Italia, giovedì 27 giugno, se la vedrà con la Spagna, prima del gruppo B, che domenica affronta la Nigeria, con un larghissimo vantaggio anche nella differenza-reti.

Prima della gara, Rousseff aveva garantito ai vertici del calcio mondiale l’impiego anche delle Forze armate per assicurare il regolare svolgimento della competizione. «Dialogo con tutti, ma no ai violenti». Stando ai media brasiliani, la polizia ha chiuso tutte le strade attorno all’Arena Fonte Nova, lo stadio di Salvador poche prima di Italia-Brasile. La zona è rimasta completamente interdetta sei ore prima dell’inizio della partita e fino a due ore dopo il fischio finale. L’accesso è stato consentito solo alle persone accreditate o munite di biglietto. La polizia temeva manifestazioni di protesta in concomitanza con la partita, come avvenuto negli altri incontri della competizione.

«I violenti sono una piccola minoranza, la voce della protesta della strada è pacifica. Sono la presidente di tutti i brasiliani e ho l’obbligo di dialogare con tutti, ma nell'ambito della legge e dell’ordine - ha tuonato la presidente brasiliana nel suo discorso alla nazione -. Presto vareremo un grande piano in tre punti per migliorare i servizi pubblici: destineremo il 6% delle entrate petrolifere all’istruzione, faremo arrivare medici dall'estero per coprire le carenze della sanità e faremo un piano nazionale per la mobilità». «Organizzeremo un grande Mondiale il prossimo anno: dobbiamo trattare con riguardo i nostri ospiti, come sempre siamo stati trattati bene noi in tutte le edizioni del Mondiale di calcio», ha aggiunto Rousseff nel suo discorso alla nazione trasmesso a reti unificate.

22-06-2013

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