Due medici indagati per la morte di Bovolenta
Il campione di volley, morto in campo durante una partita nel marzo del 2012, soffriva di una grave cardiopatia. Ma i dottori rilasciarono i certificati d’idoneità
Stando a quanto scrive “Il Resto del Carli- no”, due medici sportivi di Forlì e Meldola so- no indagati in relazione alla morte di Igor Bo- volenta, l’azzurro del volley morto il 24 marzo scorso durante una partita del campionato B2 contro la Lube Marcerata: rilasciarono i certificati di idoneità sportiva agonistica no- nostante la grave cardiopatia dell’atleta.
Secondo il quotidiano, Bovolenta soffriva di una coronaropatia aterosclerotica, troppo grave per consentigli di giocare a quei livelli. Questo il risultato accertato nell’indagine condotta dai periti i Mariano Cingolani, Rino Froldi, Gian Piero Perna e Gaetano Thiene, nominati dai pm Ernico Rastrelli e Andrea De Feis, è emerso che Bovolenta aveva un grave problema alle coronarie. Quindi l’azzurro, che aveva vinto tutto con la Nazionale, andava fermato per una tragedia che ora, pare, poteva essere evitata.
I due medici hanno 20 giorni di tempo per presentare una memoria o per chiedere di essere sentiti dai magistrati. Dovranno giustificare i certificati rilasciati a uno sportivo che già in passato era stato costretto a fermarsi per tre mesi e mezzo a causa di un’aritmia cardiaca. Allora Bovolenta giocava con il Ferrara. |