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Gazzetta Ufficiale

Senato, sì alla “Salva-direttori”. Governo ko

L’esecutivo aveva dato parere negativo: impossibile disparità di trattamento, per lo stesso reato, tra giornalista e direttore. Lunedì sciopero dell'informazione

 Nonostante il no del governo, il ddl sulla dif-
 famazione si arricchisce della cosiddetta nor-
 ma salva-direttori. L’aula del Senato appro-
 va infatti (con 122 sì, 111 no e 6 astenuti)
 l’emendamento salva-Sallusti proposta dal
 relatore Filippo Berselli che esclude per i di-
 rettori responsabili dei quotidiani e dei perio-
 dici il carcere.

La norma prevede la pena della reclusione solo per i giornalisti. A votare sì sono stati Pdl e Lega. Hanno votato contro Pd, Idv, Udc, Api-Fli. Il governo è stato battuto perché aveva dato un parere tecnico (ma non vincolante) contrario. Il voto è avvenuto tra le polemiche, con accuse incrociate di “pianisti” in azione,  tanto che la presidente di turno Rosi Mauro ha bacchettato i senatori e ha dovuto tenere a lungo aperta la votazione: «È una cosa vergognosa che alcuni votino per i colleghi assenti», ha tuonato.

Prima del voto, il sottosegretario alla Giustizia Antonino Gullo aveva espresso parere negativo sull’emendamento. In particolare, il no del governo spiega il sottosegretario, arriva «per ragioni tecniche»: l’emendamento presentato dal relatore del provvedimento, Filippo Berselli del Pdl, andasse a incidere sul regime dei reati in concorso previsto all’articolo 110 del Codice penale, oltre che sull’articolo 57 che riguarda i reati a mezzo stampa. In sostanza non è possibile prevedere pene difformi per lo stesso reato. L’articolo per come è formulato attualmente è infatti a rischio costituzionalità.

Intanto si prepara lo sciopero dell'informazione per lunedì prossimo. La mobilitazione riguarderà l'intera categoria: giornalisti di quotidiani, televisioni, agenzie di stampa, periodici, testate web, free lance, uffici stampa. Lo sciopero è «contro il provvedimento sulla diffamazione in discussione al Senato che limita gravemente l'autonomia dell'informazione», annuncia il segretario della Federazione della stampa, Franco Siddi.

22-11-2012

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