Abu Omar, rifare processo a Pollari e Mancini
Torneranno davanti ai giudici gli ex vertici del Sismi, imputati per il sequestro dell’ex imam di Milano. Scricchiola il segreto di Stato opposto dai passati governi
Il processo a carico degli ex vertici del Sismi Nicolò Pollari e Marco Mancini, imputati per il sequestro dell’ex Imam di Milano Abu Omar, viene riaperto dalla V sezione penale della Cassazione. La decisione arriva dopo una camera di consiglio durata oltre 7 ore. I due erano stati dichiarato non imputabili in nome del segreto di Stato.
Il vincolo del segreto di Stato, sancito dalla Corte Costituzionale e confermato da ben due governi (Prodi e Berlusconi), a questo punto potrebbe decedere. A deciderne sarà la Corte d’Appello di Milano, a cui spetta il compito di rivalutare il caso rivedendo i limiti del segreto apposto sui documenti rilevanti per l’indagine. Il nuovo processo d'appello si svolgerà anche a carico dei capicentro del Sismi, Giuseppe Ciorra, Raffaele Di Troia e Luciano Gregorio. Per loro, come per Mancini e Pollari, la V Sezione Penale della Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura di Milano e quello dei legali di Abu Omar e della moglie. Abu Omar venne rapito da agenti della Cia il 17 febbraio 2003: ora vive in Egitto e non può espatriare.
La Suprema Corte ha inoltre confermato le condanne per i 23 uomini della Cia responsabili del rapimento dell’ex Imam egiziano Abu Omar. La Cassazione ha reso definitiva la condanna a sette anni di carcere per tutti gli imputati americani e a nove anni per il capo area Robert Lady. |