Cantiere Tav, scontri violenti in val di Susa
Scontri a Chiomonte. Chiusa l’autostrada Torino-Bardonecchia. Lancio di bombe carta, pietre, bulloni, impiego di idranti e lacrimogeni. Ustioni al capo della Digos
Tornano le violenze al cantiere della No- Tav. Nella serata di sabato, infatti, scontri tra forze dell’ordine e manifestanti sono av- venuti in Val di Susa, vicino al cantiere La Maddalena di Chiomonte. Gli attivisti hanno attaccato le recinzioni riuscendo in qualche caso ad abbatterle e hanno lanciato petardi e bombe carta. Ferito il capo della Digos.
Stando a resoconti di stampa, i manifestanti hanno attaccato le forze dell’ordine quindi che hanno risposto con lacrimogeni e idranti. Nei tafferugli, come detto, secondo fonti della Questura di Torino, è rimasto anche ferito il dirigente della Digos Petronzi, colpito da una bomba carta, che lo ha buttato a terra, bruciandogli i vestiti e provocandogli ustioni nella parte inferiore del corpo. Ai margini del cantiere è anche scoppiato un principio di incendio che fonti No-Tav attribuiscono al lancio dei lacrimogeni.
L’attacco alle recinzioni del cantiere Tav è cominciato intorno alle 22.15. Gli attivisti si sono attestati dal lato della val Clarea, all’altezza di quello che sarà l’imbocco del futuro tunnel esplorativo dell’opera pubblica. Hanno iniziato così a danneggiare le reti con cesoie di grosse dimensioni. Poi un fitto lancio di grossi petardi, bombe carta e bulloni sulle forze di polizia schierate a protezione del cantiere basso. Intanto all’altezza delle reti che proteggono l’area archeologica situata dietro al Museo, i manifestanti hanno lanciato pietre e bulloni. Le forze dell’ordine hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Danneggiata e sabotata una delle torri faro che illuminano il cantiere, alla quale è stato appiccato il fuoco. I danneggiamenti in alcuni punti della recinzione non hanno comunque compromesso la protezione del cantiere Tav di Chiomonte, che continua ad essere assicurata dal dispositivo di sicurezza. |