Siria, nuovo veto di Russia e Cina all'Onu

«No a sanzioni contro la Siria». È la terza volta dall’inizio della crisi che Mosca e Pechino bloccano l’adozione di risoluzioni sul regime. Lady Assad già in Russia?

 Altro no di Russia e Cina alla bozza di risolu-
 zione sulla Siria preparata dai paesi occiden-
 tali in consiglio di sicurezza all’Onu: il docu-
 mento ha incassato solo 11 voti a favore
 (due gli astenuti). Intanto gli insorti dell'Eser-
 cito libero siriano (Esl) si «preparano ad at-
 taccare la sede della tv di Stato» e Lady
 Assad potrebbe già essere fuggita in Russia.

Stando a quanto riferiscono alcuni media internazionali, a Damasco la tv di Stato siriana ha ammonito i cittadini spiegando che gruppi di «uomini armati» con indosso le uniformi dei soldati dell’esercito regolare stanno progettando attacchi contro i civili in alcuni sobborghi della capitale. La forza di elite fedele al regime starebbero quindi progettando attacchi contro la gente, sfruttando la fiducia che i cittadini hanno nelle forze armate.

Scontri tra forze governative e ribelli si registrano nel centro di Damasco, nei pressi del quartier generale del governo del presidente Bashar al-Assad. Il centro della città è presidiato da mezzi blindati e ci sono numerosi posti di blocco. Tra le aree più colpite, i testimoni parlano dell’aeroporto militare di Mezzeh e dei quartieri di Kafar Sousse, Midan, Qabun, Zahira, Hajeera, al-Hajar al-Aswad, Nahr Eishe e alcuni quartieri prestigiosi come Abu Rummaneh e lo stesso Mezzeh, considerato il covo della Guardia repubblicana e della Quarta divisione, gli abitanti riferiscono di violenti scontri. I combattimenti ormai sono arrivati nei pressi del palazzo presidenziale, vicino al quartier generale. La situazione porta migliaia di civili in fuga. Il conto delle vittime, tra mercoledì e giovedì, sarebbe di oltre duecento morti.

È giallo infine su dove siano il presidente Bashar al-Assad e sua moglie. Secondo il Guardian, Asma Assad sarebbe fuggita in Russia. Ma Mosca nega. Per il quotidiano non è chiaro invece dove si trovi Bashar al-Assad: qualcuno scrive perfino che sia stato ferito nell’attacco alla sede della sicurezza nazionale, altri che si si sarebbe spostato nella città di Latakia, da dove dirige la risposta all’assassinio di tre dei suoi più stretti collaboratori.