Crolla la produzione industriale: -9,2%
Lo rileva l’Istat: è il calo annuale più forte dal 2009. Ad aprile -1,9% rispetto a marzo. Morelli: chiudono in 42 al giorno. Squinzi: basta riflessioni, ora agire
Sempre più cupi i segnali per l’industria ita- liana. Secondo l’Istat, la produzione ad aprile segna un calo dell'1,9% rispetto a marzo e del 9,2% rispetto allo stesso mese del 2012. Su base annua si tratta dell’arre- tramento più forte da novembre 2009. I giovani industriali: chiudono 42 al giorno. Squinzi: basta riflessioni, ora agire.
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante il 42° convegno dei giovani imprenditori di Confindustria, commentando la situazione generale dice: «L’Italia ha un bisogno straordinario di fare, con intelligenza, buonsenso e determinazione. Il tempo delle analisi, delle riflessioni è inevitabilmente scaduto. Il tempo del fare è già partito. Dobbiamo agganciarci alla ripresa e mettercela tutta. Noi crediamo in questo Paese, dove è bello e si può fare impresa e ritrovare la via della crescita». «Dobbiamo ritrovare la capacità di fare impresa, perché la forza di questo Paese sta proprio nel saper produrre: ci aspettiamo che questa sfida venga colta e condivisa, da chi ci governa, da noi imprenditori e da tutta la società civile», evidenzia il presidente di Confindustria.
Gli fa eco Jacopo Morelli, presidente dei giovani di Confindustria: «Disoccupazione che cresce, imprese che falliscono, tensione sociale. Siamo ai limiti della frustrazione e la protesta civile rischia di esondare in rivoli minacciosi e inaccettabili». E ancora: «Sono 42 le aziende che chiudono al giorno. Stiamo diventando un Paese più povero, diseguale e spaventato. Siamo sul filo del rasoio e le conseguenze sono drammatiche. Mettiamo le nostre risorse e il nostro impegno per creare lavoro e nuova ricchezza». |