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Agire

A Roma l’ultimo addio al sergente Silvestri

Esequie solenni del sergente ucciso in Afghanistan nella basilica di Santa Maria degli Angeli, alla presenza di Napolitano e Schifani. Migliora la soldatessa ferita

 «Michele si sentiva e resta un operatore di
 pace». A dirlo è Monsignor Vincenzo Pelvi,
 ordinario militare, nel corso dell’omelia per i
 funerali di Stato del Sergente Maggiore Mi-
 chele Silvestri, morto in Afghanistan in un
 attentato sabato scorso. Le esequie si so-
 no svolte a Roma, nella Basilica di S. Maria
 degli Angeli.

«Pattugliava le strade e distribuiva cibo alla povera gente - ha aggiunto ancora Monsignor Pelvi - difendeva i quartieri dall’attacco di possibili terroristi accogliendo i bambini nei fortini, fermava i trafficanti di armi ma, intanto, ripristinava acquedotti distrutti dalla guerra, convinto che la pace si costruisce persino con un pezzo di pane e una scuola che riapre». «I nostri soldati sono un po' speciali - ha detto ancora Monsignor Vincenzo Pelvi - perché portano con sé quel bagaglio di umanità e di fede che contraddistingue da sempre i militari italiani impegnati in missioni di sicurezza nel mondo. Quando di sera telefonava a casa, per rituffarsi nella voce della moglie e del figlio, raccontava: “È dura! Ma la gente ci vuole bene, perché ha capito che non siamo occupanti ma amici”. Un sogno? Un'illusione cui aggrapparsi per rendere meno duro un lavoro difficile lontani da casa? Saranno i giorni futuri a dircelo, quelli che verranno dopo i giorni del dolore. E che tutti speriamo siano finalmente i giorni di una pace giusta».

Intanto Monica Contrafatto, la soldatessa italiana di 31 anni ferita gravemente sabato nell’attacco condotto dai talebani alla Fob Ice costato la vita a Michele Silvestri, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni sarebbero stabili. I medici, che non hanno ancora sciolto la prognosi, ritengono tuttavia che la fase più difficile sia stata superata. Monica è stata trasferita nell’ospedale militare americano di Ramstein, in Germania dove è stata raggiunta dal fratello, Giuseppe, di 24 anni, che lavora in Germania.

26-03-2012


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