«Gli italiani ora hanno ritrovato l’orgoglio»
A dirlo il Presidente Napolitano in un colloquio col CorSera. «Si avvertiva che il Paese aveva perduto terreno, aveva visto offuscarsi la propria immagine e ha reagito»
In un colloquio con il Corriere della Sera, il presidente Napolitano sottolinea: «C’era un bisogno di recupero dell’orgoglio nazionale, in reazione a stati d’animo di disagio, di in- certezza e anche di frustrazione». Da qui la considerazione che il Paese avvertiva di aver perduto terreno, prestigio e dignità, e che «la gente ha reagito».
Parlando delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il capo dello Stato ricorda che «il successo di partecipazione diffusa, la più variegata e popolare, in tutte le regioni, e fin nei più piccoli centri, delle celebrazioni del 150° è stato superiore a ogni previsione. Non direi che le cose sono andate “inaspettatamente bene”: per quel che mi riguarda, nutrivo aspettative consistenti, ero sicuro che l’impresa potesse riscuotere ampio consenso, ero fiducioso. Direi che le cose sono andate bene al di là delle più positive previsioni. Ma la domanda che lei pone è, allora: “Com’è stato possibile?”».
Secondo Napolitano, si coglie «un aspetto essenziale della spiegazione da dare: e cioè la riserva a cui si poteva attingere “di sentimenti, cultura, capitoli storici e valori simbolici” che evidentemente erano stati “interiorizzati in profondità, nonostante tutto”. Ebbene, li abbiamo, per così dire, fatti emergere, li abbiamo, con i nostri appelli, le nostre iniziative, le nostre sollecitazioni, portati in superficie. Ed è stato molto importante, è stato decisivo. Se fossero mancate quelle basi, ogni perorazione sarebbe risultata inefficace o assai limitatamente efficace». |