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Gazzetta Ufficiale

Escort, pronti gli ispettori per Napoli e Bari

Nitto Palma pronto a disporre verifiche nelle due procure che indagano sul caso Tarantini. Papa dal carcere: «Se parlo di Silvio e Lavitola Woodcock mi fa uscire»

 
Francesco Nitto Palma, ministro di Grazia e
 Giustizia, avrebbe disposto un’ispezione pres-
 so le procure di Bari e di Napoli nell’ambito del-
 le inchieste sulle escort portate da Tarantini
 dal premier Silvio Berlusconi. Secondo quanto
 si è appreso in ambienti del Csm, il Guardasi-
 gilli avrebbe chiesto gli atti delle audizioni di
 Laudati e Scelsci.

Stando a fonti di stampa, il responsabile della Giustizia intende verificare se, come denunciato al Csm dall’ex pm Giuseppe Scelsi, vi siano stati da parte del procuratore capo Antonio Laudati presunti ritardi nella chiusura dell’inchiesta. In merito all’ispezione a Napoli, il ministro potrebbe annunciarla ufficialmente domani alla Camera come sollecitato da una serie di interrogazioni e di interpellanze del Pdl, oltre che da un esposto di alcuni penalisti. Il ministro sarebbe pronto a chiedere accertamenti agli ispettori guidati da Arcibaldo Miller su alcuni punti precisi: il fatto che siano stati i pm (e non il giudice) ad emettere un decreto con cui è stato sollevato dal segreto professionale l'avvocato Nicola Quaranta, uno dei legali di Tarantini; la fuga di notizie su un'intercettazione tra Lavitola e Berlusconi pubblicata dal settimanale L'Espresso prima ancora che venisse depositata; la revoca della competenza ad indagare decisa dal tribunale di Napoli.

Contemporaneamente, vengono riportate dalle agenzie alcune parti di una lettera inviata dal deputato Pdl Alfonso Papa, incarcerato per la vicenda P4, al capogruppo al Senato di Popolo e Territorio, Silvano Moffa, che ha deciso di rendere noti i contenuti della missiva. «Il pm Henry Woodcock - si legge in uno dei passaggi - mi ha fatto sapere che sarebbe disponibile a farmi scarcerare a patto che ammetta almeno uno degli addebiti mossimi e renda dichiarazioni su Berlusconi e Lavitola o almeno su Finmeccanica». «Papa mi ha scritto perché si ricordava di un mio intervento sul sovraffollamento delle carceri - spiega Moffa - e a tal proposito Papa mi ricorda di segnalare la drammatica situazione del carcere di Poggioreale dove è rinchiuso: a fronte di 1400 posti di capienza, sono detenute 2700 persone». Nella lettera Papa ribadisce di «sentirsi ingiustamente recluso da due mesi in carcere, senza che l'indagine abbia fatto passi avanti». «Non so se ne uscirò vivo» avrebbe poi detto Papa a Giancarlo Lehner, che oggi gli ha fatto visita a Poggioreale insieme a una delegazione di Popolo e Territorio.

10-10-2011


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